31/12/2024 — Scintille
A Nanno il presepe è collettivo

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A Nanno il presepe è collettivo, nato da un lavoro di sinergia tra i volontari e la comunità, che lo hanno ideato, realizzato e riempito di significato: fare insieme per gli altri è bellissimo.A fine settembre avevamo lasciato a Nanno un gruppo di creativi volontari alle prese con
la realizzazione di un’opera d’arte collettiva da esporre durante il periodo natalizio, un
esperimento per coinvolgere la comunità nel lavorare in sinergia per il bene comune.Abbiamo sentito Flavia Ioris, co-promotrice assieme alla Pro Loco di Nanno di questa iniziativa.
Come è andata l’esperienza di realizzazione dell’opera d’arte collettiva?
E’ stato un percorso molto bello. Si è creato un gruppo di lavoro eterogeneo di una
quindicina di persone (falegnami, muratori, creativi, amanti del bricolage), che hanno
iniziato a lavorare assieme a luglio, mettendo in comune competenze e saperi.Ciascuno di noi, nel locale che l’amministrazione comunale ci ha gentilmente messo a disposizione,
ha portato dei materiali scelti in autonomia, recuperati da casa, anche per una questione di
sostenibilità. Abbiamo proseguito con il lavoro in pieno accordo, in un bel clima di
accettazione delle proposte altrui, lavorando e modificando non solo le nostre parti ma
anche quelle del gruppo.Qual è il risultato del vostro lavoro?
Sono state realizzate due opere.
La prima Nadal ensema, esposta presso il Museo etnografico di Nanno, rappresenta la
Natività. Si distingue per la mescolanza di tecniche e materiali con cui è stata realizzata: la
pittura per la Sacra Famiglia, le bottiglie di plastica per gli alberi, la paglietta metallica per i
filari, il legno per gli stoll della capanna e così via.
La seconda opera, Agrinadal, visitabile presso i giardinetti di Nanno, è un inno alla
sostenibilità, perché è stata assemblata con materiali recuperati dai lavori di campagna. Le
statue sono fatte con i pali di cemento utilizzati per i filari dei meleti, la capanna è costruita
con pellet e reti metalliche, Gesù è deposto in una cassetta delle mele.Come ha risposto il paese alla vostra proposta creativa?
Abbiamo inaugurato le opere il 12 dicembre 2024, durante la festa di Santa Lucia
organizzata dalla Pro Loco di Nanno.
Molti nostri compaesani ci hanno fatto i complimenti non solo per la qualità del lavoro ma
soprattutto perché hanno percepito che tutto questo è nato dallo volontà di lavorare
insieme per realizzare qualcosa che abbellisse il paese. Inoltre hanno raccolto la nostra
sfida di rendere Nanno ancora più accogliente realizzando un percorso con oltre 30
presepi. C’è quello con le statue antiche, quello realizzato con i materiali naturali e via
dicendo.
I presepi saranno visitabili fino a metà gennaio. Abbiamo pensato di rendere collettivo
anche lo smontaggio delle opere, un’occasione di aggregazione e di progettazione dei
lavori futuri.Il Natale è la festa dello stare assieme.
E quindi quale migliore occasione di realizzare assieme i presepi della comunità? Ci si confronta, si valorizza quello che ciascuno sa fare. Si fanno nuove conoscenze.
E’ come un viaggio da cui torni più ricco di quando sei partito
e molto molto più felice