14/04/2025 — Scintille

Una nuova Pro Loco alle pendici del Calisio

Giovani Volontari Pro loco Argentario

Postato da Marzio Fait 11 Aprile 2025 4 minuti

La Pro Loco Argentario è un gruppo di giovani amici, che ha voglia di organizzare cose belle per la comunità, con una ricetta tutto loro di fare le cose.

Da qualche tempo, sulla collina est di Trento, è attiva una nuova Pro Loco: a promuoverla, un gruppo di giovani che punta a valorizzare il territorio e a rafforzare i legami tra chi lo abita.

Si chiama Pro Loco Argentario e fa riferimento alla circoscrizione cittadina che si estende sul monte Calisio, noto anche come Argentario, per le numerose miniere che un tempo ne punteggiavano la cima nord, e comprende le località di Cognola, Maderno, Martignano, Moià, Montevaccino, San Donà di Cognola, San Vito di Cognola, Tavernaro, Villamontagna e Zell.

Abbiamo parlato con il presidente Lorenzo Massimo per conoscere da vicino chi ne fa parte e quali iniziative stanno portando avanti.

Lorenzo. Perché avete fondato la Pro Loco? Chi ha spinto per crearla?

Tutto è nato da un gruppo di amici che da tempo collaborava per organizzare eventi rivolti ai giovani della collina. A un certo punto, quasi per caso, ci è stata offerta l’opportunità di rilevare una vecchia associazione del territorio: si chiamava “Tavi Macos”, un acronimo che racchiude le iniziali di alcune località della zona: Tavernaro, Villamontagna, Martignano, Cognola e così via.

Tavi Macos si occupava soprattutto di iniziative ricreative per i giovani, ma i soci storici non riuscivano più a portarla avanti e ci hanno chiesto se volevamo prenderne il testimone. Dopo qualche riflessione, abbiamo accettato e abbiamo deciso di trasformarla in una Pro Loco nel 2023. Questo, diciamo, è stato l’iter pratico.

Quello che ci motivava davvero, però, era altro: la possibilità di fare qualcosa a modo nostro, che sentissimo davvero nostro. Già prima di prendere in mano Tavi Macos, ognuno di noi era attivo in diversi ambiti del volontariato, in collina e non, chi al banco alimentare, chi negli oratori, chi in ambito educativo o nel centro di salute mentale, e ci piaceva l’idea di creare uno spazio dove stare bene insieme.

Non volevamo solo organizzare eventi, ma costruire relazioni. Ci siamo detti: “Sulla collina ci sono tante associazioni, tante persone che si impegnano e portano avanti progetti belli, fatti bene. Perché non provare a metterle in rete?”.

Ecco, volevamo soprattutto creare amicizia, rapporti, scambi, fare comunità tra chi si spende per realizzare qualcosa di buono per il territorio.

I volontari della Pro Loco

 

Siete parte del Comune di Trento, ma racchiudete paesi e frazioni lontani dal centro città. Voi come vi sentite all’interno di questo territorio così particolare?

Ti racconto questa cosa: quando ci siamo trovati con i membri di altre Pro Loco, ci è capitato spesso di essere definiti come una Pro Loco “di città”, e questa cosa non l’abbiamo mai capita fino in fondo.

Nel senso che, sì, la collina fa parte del Comune di Trento, ma noi ci siamo sempre sentiti “gente della collina”, non della città.

E poi questa collina è un posto particolare: non tutte le frazioni si identificano allo stesso modo. Cognola, per esempio, ha ormai poco del paese, perché è molto vicina al centro; Villamontagna o Montevaccino, invece, sono dei paesi veri e propri.

Noi vorremmo proprio questo: far comunicare un po’ di più tutte queste realtà, valorizzare l’identità della collina, ma sempre mantenendo un dialogo anche con il centro.

Non si tratta tanto di colmare un problema di collegamenti o di distanze, ma di creare comunità, occasioni di incontro, di fare qualcosa di bello insieme. Qualcosa che unisca le forze.

Un momento di festa della Pro Loco

Siete una Pro Loco giovane, formata da persone giovani. Quali sono i valori che vi guidano, cosa cercate di portare alla comunità?

La nostra grande fortuna, e secondo me è anche il motivo per cui portare avanti la Pro Loco non è mai un peso, nonostante richieda tanto impegno, è che siamo davvero amici. Siamo nati così, da un gruppo di amici veri, e questo cambia completamente il modo in cui viviamo l’associazione.

Non ci sono quelle dinamiche complicate che a volte si creano in alcuni direttivi. È un po’ la nostra creatura, che curiamo con gioia, passione, serenità e senso di libertà.

Una cosa fondamentale, per noi, è che quello che facciamo sia bello prima di tutto per chi lo organizza. E non parlo solo di noi del direttivo, ma anche di tutti gli altri ragazzi che ci danno una mano.

Siamo convinti che il modo migliore per trasmettere bellezza agli altri sia fare cose che sentiamo belle anche noi. È uno dei nostri valori centrali. Se organizziamo qualcosa, dev’essere autentico, dobbiamo crederci fino in fondo e divertirci anche noi.

Solo così, secondo noi, si crea qualcosa di bello davvero, sia per chi partecipa, sia per chi lo rende possibile.

 

 

Awanagana 2024

Che eventi organizzate di solito?

Abbiamo alcune iniziative fisse e altre più occasionali. L’evento principale, quello che ci ha impegnato di più in questi primi anni, è una serata che si chiama “AWANAGANA”, che organizziamo a ottobre durante la festa del Santo Rosario a Cognola. Da qualche tempo abbiamo assunto la responsabilità di tutta la festa e siamo diventati capofila delle varie associazioni che collaborano. È un po’ il nostro banco di prova: lì coinvolgiamo tanti giovani, li aiutiamo a scoprire cose nuove, a fare amicizia, a mettersi in gioco per la comunità e a collaborare con altre realtà del territorio.

Poi abbiamo organizzato anche iniziative più occasionali, come la festa dei coscritti o la festa del volontariato. Adesso, però, dopo una prima fase molto intensa, stiamo rallentando un po’ con gli eventi singoli per concentrarci su progetti a lungo termine, legati soprattutto alla comunicazione con la cittadinanza e alla valorizzazione del territorio, che effettivamente sono i motivi per cui siamo nati e la direzione che vogliamo seguire.

 

Awanagana 2024

Cosa significa per voi far parte del mondo Pro loco?

Far parte della Pro Loco ci fa sentire dentro a un progetto comune, ed è qualcosa che ci piace e ci dà soddisfazione.

La Federazione trentina delle Pro Loco, da questo punto di vista, è stata fondamentale: ci ha sostenuti fin dall’inizio, sia sul piano tecnico che umano. È bello sapere che c’è sempre un posto dove puoi chiedere aiuto, un consiglio, e sentirti parte di una rete più grande.

Non siamo soli, insomma, ed è una cosa che ci dà forza e ci aiuta molto nel nostro percorso.