24/12/2024 — Scintille
Ragazzi in prima linea

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Fiducia, divertimento e soddisfazione. Così la Pro Loco di Noarna ha trovato un modo efficace e divertente per coinvolgere i giovanissimi e farli sentire utili per il paese
Tra diverse generazioni, si sa, è spesso difficile comprendersi. Nel corso degli anni, gli interessi e le mode cambiano, così come i mezzi che usiamo per comunicare e socializzare. E anche il modo in cui si vive la comunità e si sviluppa un senso di appartenenza è cambiato. Per i ragazzi di oggi, tra impegni scolastici e sportivi, oltre che l’uso dei social media e di internet, resta davvero poco tempo da poter dedicare alla propria comunità. Attrarre i più giovani nel mondo della cittadinanza attiva diventa sempre più una sfida.
In questo contesto, le Pro Loco, grazie al loro carattere radicato nel territorio, riescono spesso a fungere da ponte tra diverse generazioni, unendo la sapienza del passato con l’entusiasmo del futuro.Di esempi ce ne sono sicuramente molti, ma oggi riportiamo quello della Pro Loco di Noarna.
Da più di quindici anni infatti, questa Pro Loco collabora con i suoi più giovani cittadini per realizzare, solitamente nel periodo natalizio, un pranzo e una giornata di svago a cui sono invitati tutti gli ultrasessantenni del paese. Si tratta di un’occasione per i ragazzi di attivarsi offrendo un servizio alla comunità ed entrando in contatto con i più anziani. Un modo originale per creare un dialogo intergenerazionale.
Per conoscere meglio questa iniziativa, abbiamo fatto due chiacchiere con Ornella Festi, presidente della Pro Loco.Un momento della cena Da quanti anni organizzate questa iniziativa?
Da 50 anni, da quando è nata la Pro Loco, questa iniziativa è sempre stata presente. Non abbiamo mai saltato un anno, se non per il Covid-19! Da circa 15-20 anni abbiamo pensato che fosse bello che un gruppo di ragazzi prossimi alla Cresima servissero al pranzo, in modo che emergesse questo rapporto tra giovani ed anziani del paese. I ragazzi aiutano anche con la tombola e nella distribuzione dei premi, si divertono molto. L’iniziativa, ad oggi, è rivolta a tutti gli ultrasessantenni delle frazioni di Noarna e Sasso, che ammontano a circa 250 persone. Di solito ne partecipano un’ottantina, assieme alle autorità e al parroco. Si tratta di una tradizione molto sentita e partecipata da tutto il paese.Mi è piaciuto dare una mano insieme ai miei amici, essere d’esempio per altre persone, con molto poco si può fare del bene, semplicemente donando il proprio tempo
uno dei giovani partecipanti
Come è nata l’idea di integrare i giovani in questa cena?
Ho fatto la catechista per molti anni, ed è proprio in quel periodo che è nata l’idea. Assieme alle altre catechiste, volevamo che i nostri ragazzi potessero conoscere e confrontarsi con gli anziani del paese, mettendosi alla prova. Inizialmente abbiamo coinvolto tutti i figli delle catechiste, e poi l’iniziativa si è espansa agli altri giovani del paese.Il gruppo di ragazzi che hanno partecipato lo scorso anno Quale pensa sia il valore aggiunto della partecipazione dei giovani al pranzo? Che cosa possono imparare, da una parte, i più giovani e, dall’altra, i più anziani da questa iniziativa?
Per via di tutte le loro attività, la maggior parte dei ragazzi di oggi fatica ad inserirsi nel paese e a conoscerne la storia. Fatta eccezione che per i loro nonni, solitamente non conoscono altri anziani. Questa cena per loro è un momento di conoscenza e di scoperta di un mondo che non conoscono. Lo affrontano con entusiasmo e si sentono importanti perché vengono coinvolti in un qualcosa che per loro è completamente nuovo.
Da parte loro, i più anziani apprezzano molto la presenza dei ragazzi. Sono abituati a vedere spesso noi volontari della Pro Loco ai vari eventi del paese, mentre i giovani sono molto meno presenti. Il pranzo è proprio uno scambio tra generazioni, si divertono assieme condividendo anche momenti musicali con le fisarmoniche.Un momento della cena E’ stata un’esperienza in cui ho capito che far felice una persona è forse meglio di far felici noi stessi
uno dei giovani partecipanti
C’è stato un episodio particolarmente significativo o una riflessione che ricorda?
Gli interventi del sindaco per noi sono sempre molto importanti. Oltre a questo, durante il pranzo, chi se la sente può condividere una poesia o fare un discorso. Gli interventi sono molti. Ricordo, in particolare, la signora Beppina, venuta purtroppo a mancare tempo fa, che leggeva poesie in rima e le dedicava ai momenti di vita e ai paesaggi del paese. Solitamente ci sono anche dei momenti in cui vengono ricordate le persone che hanno dato tanto al paese e sono venute a mancare.Pensate di ripetere l’esperienza in futuro, o di ampliarla?
Sicuramente c’è la volontà di mantenere questa tradizione. Non sappiamo se i giovani di oggi la manterranno, è un punto di domanda all’interno della nostra Pro Loco. Da parte nostra, ci impegniamo ad integrarli nella vita del paese il più possibile, ma sicuramente i tempi sono cambiati. L’idea comunque c’è, e speriamo che, in futuro, i ragazzi di oggi mantengano le nostre iniziative.Essere al servizio dei più fragili e anziani mi ha reso felice
uno dei giovani partecipanti
Un tavolo con giovani e anziani Integrare le nuove generazioni è diventata una sfida per tutte le Pro Loco.
Al tempo stesso, esempi come quello della Pro Loco di Noarna ci ricordano come il senso di appartenenza ad una comunità possa nascere anche da un confronto intergenerazionale, in cui ognuna delle parti si approccia con entusiasmo all’altra. I più anziani, da una parte, con le loro storie e racconti possono infondere nei giovani un senso di appartenenza al paese. I ragazzi, dall’altra, possono riportare entusiasmo e ottimismo verso il futuro della comunità. La Pro Loco può diventare il luogo giusto dove favorire questo incontro.