27/05/2021 — Storie della federazione

La treccia mòchena

Pasta brioche, crema pasticciera e confettura di mirtilli: questa esplosione di sapori arriva dalla Val dei Mòcheni

 

Uno dei dolci caratteristici del Trentino è la treccia mòchena, originaria della Val dei Mòcheni, da cui appunto deriva il nome. A differenza di molte altre ricette trentine, questo dolce non fa parte della nostra tradizione culinaria da secoli. La treccia mòchena, infatti, è stata sperimentata per la prima volta negli anni Novanta da un panettiere di Canezza, sulla base di un’antica ricetta locale. Nonostante la recente “invenzione”, questo piatto squisito è entrato a gran voce nelle cucine della valle trentina e non solo…

 

Oggi raccontiamo la versione di Agnese, che è stata la presidente della Pro Loco di Sant’Orsola per molti anni. 

 

 

Procedimento:

 

– Prendere 60/70 grammi di farina e sistemarla a fontanella, nel mezzo mettere il lievito e acqua e mescolare finché diventa una pastella morbida e farla lievitare in un posto caldo;

– A parte formare un’altra fontanella con la rimanente farina, aggiungere il sale, lo zucchero sciolto un qualche goccia d’acqua e le uova. Mescolare bene per circa 15 minuti;

– Incorporare al secondo impasto il burro morbido e lavorarlo delicatamente;

– Aggiungere il primo impasto lievitato al secondo e mescolare il tutto per 10 minuti;

– Mettere in una terrina e lasciare lievitare per 5 ore. Impastare nuovamente il tutto e mettere a riposare in frigorifero per tutta la notte. Il giorno dopo l’impasto è pronto;

– Tirare la pasta, formare un rettangolo, tagliare i bordi laterali a striscioline che serviranno per fare l’intreccio; al centro mettere la marmellata, la crema o le mele a vostro piacimento;

– Chiudere i lati unendo le striscioline a destra e a sinistra formando l’intreccio;

– Spennellate con l’uovo e lasciate lievitare la treccia per 30 minuti;

– Infornare a 180° per 30 minuti.