03/04/2025 — Scintille

Il capitello restaurato dai volontari a Mezzomonte di Folgaria

Banda di Mezzomonte

Nel corso della sagra di San Giuseppe a Mezzomonte è stato inaugurato il nuovo capitello delle Rogazioni, costruito dalla Pro Loco di Mezzomonte in collaborazione con altri volontari. Un’occasione per ritrovarsi e stare bene con la propria comunità.

 

Una sagra del patrono San Giuseppe insolita, quella che la Pro Loco di Mezzomonte di Folgaria ha organizzato per domenica 23 marzo, con più di un motivo per festeggiare. Il primo rappresentato dal nuovo capitello rurale dedicato alla memoria del rito delle Rogazioni, fatto riedificare da un gruppo di solerti volontari capitanati dalla Pro Loco e inaugurato durante la festa.

 Ci siamo fatti raccontare come è andata da Romeo Larcher, portavoce dell’associazione.

Perché avete scelto di ricostruire l’edicola votiva?

L’idea è nata dal gruppo Pro Loco, perché non volevamo far dispendere la storica tradizione delle Rogazioni, che fino agli anni Sessanta era diffusa in tutto il Trentino: le processioni percorrevano le strade di campagna dei paesi, con il parroco che si fermava in varie postazioni per benedire i campi contro le avversità metereologiche.

Il nostro capitello versava in pessime condizioni, con l’edificio antico perso nel tempo e sostituito da una piccola edicola in legno. 

Il capitello delle Rogazioni

 

Come avete portato a compimento un’opera così impegnativa?

E’ stato fatto tutto in economia, con una grande partecipazione da parte dei soci della Pro Loco, per le spese e la manodopera. I lavori edilizi sono stati realizzati con il volontariato dell’artigiano Gianluca Battisti, con il supporto delle ditte Lino Pergher di Folgaria, Marco Plotegher, Valentino Goller e Galaservice di Arco, che ci hanno messo a disposizione mezzi e materiali.

L’artista Giuliana Mattivi ha decorato la struttura con un nuovo affresco, raffigurante il rito delle Rogazioni. Sullo sfondo abbiamo voluto inserire un edificio molto caro alla comunità: il Casòm, la casa del saltero, cioè della guardia campestre che controllava le campagne.

L’affresco sul capitello delle Rogazioni

Cosa rappresenta questo capitello per la comunità?

Il capitello si trova all’ingresso del paese ed è un passaggio obbligato verso la zona sportiva e il punto panoramico. Per i paesani non è solo un punto di preghiera, ma è il simbolo di un passato e di un’economia agricola che difficilmente torneranno. Non vogliamo che sia solamente un monumento ai ricordi di chi quei tempi li ha vissuti ma ci fa piacere consegnare un pezzo della nostra storia alle generazioni future.

Il capitello è stato inaugurato durante la festa del patrono San Giuseppe di domenica 23 marzo. Come è andata la festa?

Ogni anno festeggiamo la ricorrenza del patrono San Giuseppe assieme alla Parrocchia di Folgaria. Dopo la celebrazione della Santa Messa c’è stata la processione con la Banda e  il Gruppo Schutzen, quest’anno senza la statua del Santo perché pioveva.

Per l’occasione ci ha raggiunti un caro amico, don Ilario Crepaz, fino allo scorso anno parroco di Guardia e Mezzomonte, che alla sua partenza aveva promesso di tornare per benedire il nuovo capitello. Una piccola chicca: proprio a lui si ispira il parroco dell’affresco dipinto sull’edicola votiva.

 

 

Don Ilario Crepaz benedice la nuova edicola votiva

Romeo ci racconta che “mai come quest’anno la sagra è stata la festa della comunità. Abbiamo infatti voluto celebrare i successi della giovane atleta Sofia Valle, proveniente dalla frazione di Marangoni e da poco qualificatasi tra le più importanti atlete di snowboard a livello europeo. E’ un grande orgoglio per noi che Sofia sia arrivata a conquistare vette così prestigiose.”

 

L’omaggio all’atleta di casa, Sofia Valle

 

La Pro Loco di Mezzomonte è inarrestabile. Domenica 13 aprile organizza la Gnoccolada di primavera, un appuntamento molto amato, che lo scorso anno ha fatto il tutto esaurito.

Inaugurare un’edicola votiva costruita dai volontari, festeggiare i prestigiosi traguardi di una  promessa dello sport, far rivivere ai giovani riti del passato, radunare i paesani davanti a un buon piatto di gnocchi.

Sono i tasselli di una piccola realtà locale che vuole ritrovarsi e vivere benegrazie alla voglia di fare di un gruppo di tenaci volontari di Pro Loco.